GiroRosa 2016 grande spettacolo, ma solo in podcast!

giro rosa 2016Si è appena concluso il Giro Rosa, il giro d'Italia di ciclismo femminile giunto alla sua 27° edizione. Svoltosi dal 1 al 10 luglio 2016, con un prologo e nove tappe, per un totale di 857 km. Ha attraversato cinque regioni del Nord Italia (Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte, Liguria).

È la corsa femminile a tappe più prestigiosa a livello internazionale, da quest’anno fa parte anche dell’UCI Women’s World Tour.

Al via una start list di primissimo livello, con le migliori atlete mondiali a darsi battaglia per la conquista della maglia rosa.

In totale 23 le squadre partecipanti, provenienti da Italia, Olanda, Germania, Belgio, Francia, Slovenia, Norvegia, Spagna, Gran Bretagna, Kazakistan, Stati Uniti e Argentina. Ognuna al via con sei corridore. La manifestazione ricalca il format del giro maschile in tutto, tranne che nel numero ridotto di tappe. La prima edizione fu nel 1988.

La vittoria finale è andata all’americana Megan Guarnier, che corre per la forte squadra olandese della Boels Dolmans Cycling. È stata lei la più costante tra le atlete di punta. Non ha vinto nessuna tappa, ma non ha perso terreno nelle diverse prove: arrivi in salita, in pianura, nelle cronometro. Al secondo posto un’altra americana, sua compagna di squadra, Evelyn Stevens, vincitrice di ben tre tappe. Sul terzo gradino del podio l'olandese Anna Van Der Breggen, vincitrice della scorsa edizione.

Le italiane si sono distinte nella classifica generale, con il sesto posto di Tatiana Guderzo (Hitec Products), la conquista della maglia verde (classifica GPM) da parte di Elisa Longo Borghini (Wiggle Honda), e con le due vittorie di tappa per Giorgia Bronzini (Wiggle Honda), miglior velocista italiana, vincitrice per due volte del Campionato mondiale in linea.

L'evento sportivo ha dimostrato grande spettacolarità,con altissime velocità in pianura, attacchi in salita, volate da brivido, ma nonostante ciò la copertura mediatica è stata scarsa. Inesistente la diretta video  (a fronte delle 3 ore consecutive delle tappe del Tour de France, svoltosi in contemporanea in questi giorni), piccoli trafiletti sulle testate nazionali e dei riassunti di 15 minuti, distintisi per la qualità pessima delle immagini.

Fortunatamente queste sintesi sono state trasmesse dai Rai Tre in coda al  Processo alla Tappa. Questo ha permesso di avere un buon seguito, i dati sullo share segnalano che gli/le appassionati/e di ciclismo non hanno cambiato canale. Ma se non si era davanti allo schermo in quel momento, risultava decisamente arduo per le e gli appassionati/e del ciclismo femminile ritrovare video, servizi e informazioni aggiornate. Gli unici canali dove recuperare informazioni quasi in tempo reale sono stati il sito ufficiale del Giro Rosa (www.GiroRosa.it), il profilo FB del Giro Rosa (www.facebook.com/GiroRosa/) o alcuni video postati su YouTube.

La Colnago, la Selle Smp (aziende leader nel ciclismo) e l'Astoria (nota azienda vitivinicola) hanno investito come sponsor sul GiroRosa, dando un segnale importante non solo al settore ma a tutto il mondo sportivo.

Insomma il bilancio è sempre lo stesso: alta spettacolarità a fronte di un'inadeguata copertura mediatica e il ciclismo femminile, come molti altri sport praticati da donne, rimane relegato ad una piccola nicchia di estimatrici/tori, negandogli possibilità di sviluppo. Più seguito porterebbe a maggiore investimenti da parte degli sponsor ed adadeguati compensi per le atlete, i cui ingaggi e premi non sono per nulla simili a quelle dei colleghi maschi.

Proprio per questo, è importante sostenere i progetti indipendenti di visibilità, approfondimento, diffusione e promozione dello sport femminile, come il sito su cui stiamo pubblicando. 

Articolo di Cristina Falco

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